Universo Olistico

La parola “olismo”, insieme all’aggettivo “olistico”, è stata coniata negli anni venti da Jan Christiaan Smuts, politico, intellettuale e filosofo sudafricano, autore di Holism and Evolution, del 1926. Negli anni, i fronti di sviluppo di questo paradigma si sono quindi moltiplicati, trovando oggi applicazione in medicina, psicologia, fisica, filosofia, pedagogia e perfino nel marketing.

Il tipico esempio di struttura olistica rimane tuttavia l’organismo biologico, poiché l’essere vivente in quanto tale va considerato come un’unità-totalità non esprimibile con l’insieme delle parti che lo costituiscono. L’applicazione dell’olismo alla medicina è stata quindi pressoché immediata, anche se molti sostengono che, seppur non teorizzata, la medicina olistica esista da sempre. Questa di sviluppa tuttavia formalmente intorno agli anni ’70 del XX secolo (soprattutto in seguito alla necessità di spiegare le patologie psicosomatiche, la causa delle quali sarebbe psichica e non fisica). Alla base della medicina olistica vi è quindi una visione dell’uomo concepito come un’unità di corpo, mente e spirito, inserita in un determinato ecosistema. Ma l’olismo non si applica solo alla concezione del “paziente”, bensì anche al tipo di intervento: per “approccio olistico” si intende infatti un intervento “integrato”, in grado di sfruttare i punti di forza di diverse discipline. Un approccio che è quindi per sua natura flessibile poiché utilizza tecniche e metodologie differenti, provenienti da diversi approcci psicoterapeutici e non solo, spaziando dalla Pnl (Programmazione Neuro Linguistica), all’Ipnosi Ericksoniana, dalla Neuropsichiatria alla Psicosomatica, dall’Interpretazione dei Sogni alla Bioenergetica. Le “terapie olistiche” si caratterizzano dunque per mettere su di un unico piano gli aspetti fisici, mentali, emotivi e spirituali della persona che si ha in cura, affrontando il disturbo, o patologia, considerando il soggetto che ne è affetto nella sua unione di corpo, mente, emozioni e spirito. (fonte: leonardo.it)